Un pip è la quantità minima di movimento che una quotazione di prezzo può fare. In altre parole, ogni tick della quotazione di prezzo è un pip.

Quando EUR/USD si sposta da 1,2786 a 1,2787, ad esempio, si è spostato di un pip. Potresti anche chiamarlo punto o tick, ma nel gergo dei trader forex, pip è la parola giusta.

È una buona idea misurare il tuo profitto o la tua perdita in pip piuttosto che nell’importo che perdi o guadagni effettivamente, poiché la performance del trader può essere valutata solo attraverso il suo successo nell’accumulare pip.

Ad esempio, supponendo che il trader A abbia un capitale iniziale di 100 USD e il trader B ne abbia solo 10, ci vorrebbero al trader B dieci volte tanto in termini di pip per ottenere lo stesso guadagno acquisito dal trader A in termini di dollari assoluti. In termini di abilità sul mercato, tuttavia, se il trader B guadagnasse solo 1/10 di quanto guadagna il trader A, sarebbero comunque uguali, a causa della differenza tra il loro capitale iniziale. Questa stessa logica può essere utilizzata quando si valuta la propria abilità e, se si tiene un diario, è sempre meglio annotare la perdita o il profitto in pip, piuttosto che in contanti, in modo da tenere traccia migliore delle prestazioni.

Bisogna anche ricordare che un pip nella coppia di valute scambiata potrebbe non essere lo stesso importo nella valuta di base del trader, ovvero la valuta con cui finanzia il suo conto. Ad esempio, se la tua valuta è la sterlina britannica e stai negoziando EUR/USD, un movimento di un pip nella coppia di valute sarebbe un importo diverso nella tua valuta di base, a seconda delle quotazioni.